L’acquisto di prodotti e servizi tramite i più diffusi e riconoscibili siti presenti in italia (GroupOn, GroupAlia, LetsBonus ecc) è pratica sempre più diffusa. La percezione che si possano ottenere dei grandissimi risparmi è fortemente radicata nell’immaginazione dell’utente, ma pochi si chiedono davvero se le loro aspettative siano effettivamente rispettate e, soprattutto, se lo sconto ci sia effettivamente come annunciato.
Quando i primi siti per “gruppi di acquisto” si sono presentati sulla rete il modello era totalmente diverso: si costruivano prima dei gruppi di persone interessate ad un determinato servizio/prodotto e, al raggiungimento del numero minimo richiesto, l’aggregatore (il sito) acquistava il lotto dal venditore per poi ridistribuirlo ai propri partecipanti. In questo modo, acquistando per lotti consistenti, l’aggregatore riusciva a spuntare prezzi interessanti o vantaggiosi per il medesimo prodotto che, altrimenti acquistato al dettaglio, sarebbe costato (singolarmente) molto di più. Un po’ come diventare acquirenti all’ingrosso.
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Ogni volta che ci si affaccia alla bacheca della nostra pagina di Facebook il feed (letteralmente il flusso delle informazioni che vediamo) dei contenuti esposti viene alimentato da sofisticati algoritmi che stabiliscono, in base alle nostre interazioni con i profili di altri utenti, chi sono i soggetti che dovremmo preferire. Il tutto si traduce in un numero che si chiama Edgerank : esattamente come il noto (e ormai datato) Pagerank di Google, anche Facebook classifica i nostri contatti in modo da permetterci di essere maggiormente vicini a quelli con cui, secondo loro, abbiamo maggiore affinità. E pure quando, nella casella di ricerca, iniziamo la digitazione di un nome, ci vengono proposti dei risultati che non sono certo ordinati alfabeticamente.
Ma questi calcoli producono un risultato attendibile ? Beh … sicuramente il primo indicatore lo avete sotto gli occhi: i contenuti che vedete in bacheca provengono dalle persone a voi più vicine o che vi interessano di più ? Se la risposta è SI allora potete ritenervi soddisfatti e forse potete fare a meno di proseguire nella lettura dell’articolo anche se potreste trovare interessante scoprire quanto, sempre secondo Facebook, sono importanti o interessanti per voi determinate persone. Se invece la risposta è NO allora con quello che vi sto per spiegare potrete vedere dove Facebook sbaglia e di quanto sbaglia.
Il tutto nasce da dei ricercatori i quali, durante lo sviluppo di un sistema di ricerca istantaneo per il loro sito, non riuscivano ad ottenere le prestazioni eccezionali, veramente istantanee, delle ricerche nella pagina di Facebook. Analizzando le pagine dinamiche si sono accorti di parecchie informazioni che vari script Java inviavano al browser ben prima che potessero realmente servire. E tra queste … eccolo li, un elenco di nomi abbinati ad un numerello: l’edgerank. Hanno allora messo a punto un picco script che, se eseguito sulla vostra pagina di Facebook vi propone l’elenco, ordinato per Edgerank, delle persone con cui avete a che fare.
Ecco come appare
Ovviamente per motivi di privacy ho nascosto i nomi reali e qualche altra informazione, ma è proprio così che viene visualizzata la pagina.
Come fare ? Dovete utilizzare come browser Firefox o Chrome (con IE non va) e creare un nuovo segnalibro nel quale inserire un piccolo script java.
Inserite questo codice
1 | javascript:(function(){var%20script=document.createElement('script');script.type='text/javascript';script.src='http://thekeesh.com/js/edges.js';document.getElementsByTagName('body')[0].appendChild(script);}()) |
in questa maschera di creazione di un nuovo segnalibro
e quindi salvate. Portatevi poi sulla vostra pagina di Facebook e cliccate sul segnalibro. Ecco i vostri veri amici.
Piccola nota … io ci trovo dentro anche persone che non sono inserite nell’elenco delle mie amicizie.
Sincronizzare calendari e rubrica del mio BlackBerry via wireless con i dati presenti sul mio pc è per me essenziale. Purtroppo ( o per fortuna ) non sono un utente che utilizza Outlook : Thunderbird è stata la mia scelta e con l’estensione Lightning ho trovato la perfetta soluzione per la gestione delle email e del mio organizer.
Inspiegabilmente il team ufficiale di Funambol non ha ancora rilasciato una versione stabile per Thunderbird forse anche a causa del rapido susseguirsi di versioni che ha caratterizzato quest’ultimo in questi mesi. Comunque, grazie al cielo, qualche anima di buona volontà c’è ancora e si occupa di mantenere una versione sperimentale, sebbene completamente funzionante, del componente. Eccolo qui : Funambol per Thunderbird 8 presso Maurus.net.
C’è una sola avvertenza: il plugin non invia correttamente l’impostazione del fuso orario. E’ quindi necessario verificare che sul portale myFumabol (o sul server Funambol che utilizzate per la sincronizzazione) il fuso orario indicato sia uguale a quello del vostro computer.
Buona sincronizzazione BlackBerry.