Inaspettato come un fulmine a ciel sereno è arrivato, nella mia casella postale, l’annuncio: Scalix 12.0 è qui. E’ passato molto tempo ormai da quando ho avuto modo di scrivere il mio ultimo articolo su questo prodotto e le prospettive che si paravano d’innanzi all’epoca erano tutt’altro che rosee. Ora, forse, gli utenti che, complice anche una crisi economica importante, hanno tenuto duro, mantenendo in vita una vecchia istanza di Scalix e, rinunciando di conseguenza a molte funzionalità di ultima generazione, potranno tirare un sospiro di sollievo e preparasi ad un nuovo upgrade della loro piattaforma di messaggistica.
L’acquisizione di Scalix, intesa come azienda e brevetti, da parte di Seebring Software non è andata a buon fine (n.d.r non avevo dubbi viste le scarsissime informazioni disponibili sull’acquirente) e dopo un travagliato percorso legale che ha stabilito la nullità del contratto di cessione, le attività di Scalix sono tornate nelle mani di Xandros da cui, tramite un’operazione di management buy-out, Scalix si è ricostituita in autonoma struttura grazie al team di sviluppatori e di persone che avevano sempre condotto questo branch di Xandros.
Il team di sviluppo, nonostante le difficoltà, ha lavorato in silenzio e in assenza di qualsiasi annuncio per due anni ed ora che il marchio è libero da pendenze legali hanno potuto finalmente rilasciare ufficialmente la nuova versione 12.x che, tra le altre migliorie, include il tanto atteso (e inevitabile) supporto del connettore MAPI per MS Outlook 2010 e 2013. Anche l’interfaccia Web è stata completamente rivista per poter risultare compatibile con le versione correntemente in circolazione dei maggiori browser (Chrome, Firefox, IE, Opera …).
E’ valsa l’attesa ? Per quanto mi riguarda considero Scalix, che sto testando nella nuova versione, ancora un prodotto valente con numerosi appeal di vantaggio rispetto alle piattaforme alternative ad Exchange verso cui molti utenti hanno dovuto o solo voluto migrare. Il pricing ancora estremamente vantaggioso, la facilità di gestione del lato server con operazioni di scripting, l’integrazione con Outlook che funziona a dovere e l’assenza di tanti “orpelli” di tipo collaborative decisamente poco (o niente) utilizzati alle nostre latitudini, lo rendono ancora, almeno sulla carta, vincente.
Certo non si può bellamente ignorare la storia passata e le incognite sull’attuale situazione della società, le sue prospettive di sviluppo e la capacità di mantenere un corretto supporto del prodotto al passo con i tempi sono ancora molte. Tuttavia non posso non pensare a come lo sviluppo di un software del genere impegni molte risorse e, di conseguenza, il management team avrà fatto concrete valutazioni sullo stato del mercato (molto difficile del resto, basti pensare ai passaggi di mano di Zimbra): se il gioco non valesse la candela penso che non ci avrebbero nemmeno provato.