Sicuramente Magento è uno dei nomi più in voga tra coloro che si occupano di e-commerce. Personalmente lo ritengo ampiamente sopravvalutato e, soprattutto, mal compreso dalla maggior parte degli utilizzatori. In generale mi sento di scoraggiarne in tutti i modi l’utilizzo per pochi semplici motivi.
Chi pensa di poter avviare un negozio elettronico basandosi su magento in pochi giorni … si sbaglia di grosso. Magento è una brutta bestia da comprendere e sicuramente concetti come multisito e multistore (presenti di base anche nella versione community) non vi aiuteranno ad avere una chiara visione da subito di quello che state facendo. Dovrete poi darvi da fare nel costruire corretti modelli di prodotto codificando tutte le proprietà per le quali saranno possibili ricerche o confronti ed avrete un bel daffare nel gestire correttamente le varianti di prezzo. Il popolamento del parco prodotti è snervante (anche se del resto lo è su qualsiasi software analogo), e, per esempio, impazzirete nello scoprire che nelle schede clienti non è possibile – salvo installazione di estensioni – gestire codice fiscale e partita iva degli acquirenti. L’assenza inoltre di una corretta e soprattutto completa traduzione italiana (sia del front-end che dell’area amministrativa) non vi aiuterà di certo.
Se pensate di installare Magento appoggiandovi ad un servizio di hosting linux a basso costo, magari condiviso … cambiate strada immediatamente. Magento è famelico di risorse: non tanto per il database (mysql) quanto per la pesante architettura di progetto. Numerosi sono gli accorgimenti per poterlo velocizzare ma sempre avrete bisogno almeno di un server dedicato con basse latenze IO sui dischi ed un buon processore multicore.
Se avete qualche problema o non capite come risolvere un caso particolare preparatevi a passare parecchio tempo sui forum degli utilizzatori di magento (prevalentemente in lingua inglese) perchè di documentazione completa nemmeno l’ombra. In alternativa potete rivolgervi a professionisti ma vi devo avvertire … i risultati non sono garantiti a meno di cospicui esborsi di denaro e, soprattutto, di contratti di ferro !!!! E non sperate di avere supporto dai produttori … quelli rispondono solo a pagamento.
E’ quasi impossibile personalizzare il vostro shop e pensare che dopo un aggiornamento del core funzioni ancora tutto: nella stragrande maggioranza dei casi dovrete rimettere mano al codice (se siete capaci) o farvelo rimettere a posto da qualcuno che sa il fatto suo. La separazione a tre livelli dell’architettura non è quasi mai mantenuta e se dovete fare cose particolari (come ad esempio la modifica del checkout, oppure saltare la fase di fatturazione degli ordini) preparatevi a numerosi mal di testa: potreste trovarvi inspiegabilmente con testate di ordini legate alle righe di altri ordini magari dopo averne modificato un terzo.
Non è raro il caso di installazione di temi per magento che, come per magia, non fanno più funzionare l’intera applicazione. Se state pensando che cambiare o installare una nuova skin comporti le stesse difficoltà di installazione di un tema di WordPress … avete capito molto male.
Inserire nuove pagine, nuovi contenuti, distinte da quelle specifiche per i prodotti è abbastanza complicato: trascurando la parte di digitazione del testo, si hanno poi problemi con la generazione degli url canonici, con la gestione dei layout, con le ricerche dentro al testo ecc.
In conclusione Magento è davvero un macigno: sicuramente necessario per progetti di notevoli dimensioni (migliaia di prodotti, multibrand, sistemi di fidelizzazione, campagne promozionali, prodotti configurabili, integrazioni con gli strumenti di marketing di Google ecc.) ma totalmente inappropriato per ambiti più ristretti. Chi non ha risorse per un ambiente di staging gemello, per consulenze qualificate e soprattutto ha esigenze di flessibilità e velocità, dovrà necessariamente scegliere qualcosa di diverso. E anche nel caso in cui foste in grado di fare tutto da soli … probabilmente avete le competenze per scrivervi da soli il codice per un e-shop snello veloce e con solo le funzionalità che davvero vi servono.
7 Commenti
Daniele Gagliardi
02-Dic-2011 1Una volta superato lo scoglio iniziale dato da una curva di apprendimento effettivamente piuttosto ripida, Magento diventa molto meno ostico di quel che sembra e la sua struttura e la sua flessibilità lo rende, a mio avviso, un’ottima scelta anche per progetti di piccole dimensioni, c’è anche da dire però che hai toccato un paio di punti che sono davvero una grave mancanza: la documentazione e il cms pressoché inesistente.
Per quanto riguarda le prestazioni, per esperienza, ti posso dire che non è necessaria e nemmeno sufficiente, se mi passi il giochetto, la potenza pura delle risorse hardware di una macchina dedicata per ottenere ottime prestazioni da un’installazione di Magento, ma un buon tuning a livello software nella combinazione lamp/magento.
Per farti un esempio pratico prova a dare un occhio ai tempi di risposta di queste tre installazioni, tutte sulla stessa macchina, che tra l’altro risulta essere ancora molto scarica e pronta ad ospitarne molte si più:
(nota di Anlan: i link postati da Daniele sono stati rimossi. Se desiderate avere ulteriori informazioni da Daniele potete cliccare sul suo nome ed entrare in contatto per il tramite del suo sito).
Andrea Lanfranchi
02-Dic-2011 2Ciao Daniele e grazie per il tuo commento.
Purtroppo non sono d’accordo sul fatto che Magento possa andare bene anche per piccoli progetti. Di fatto Magento non è un prodotto scalabile ma già “scalato”: è una piattaforma che contiene tutto quello che potrebbe servire utilmente ad un grosso sito di commercio elettronico dal quale è praticamente impossibile “stralciare” parti inutili. Anche se alcune funzionalità non vengono utilizzate, sono comunque presenti nel core e comportano l’inutile esecuzione di cicli di calcolo. Certamente possiamo andare in autostrada con un Iveco Turbo Star da 12 ruote ma se mi serve solo un mezzo per un rapido spostamento e non ho tanto carico da portarmi dietro forse una vettura più piccola è più indicata.
Sulle prestazioni poi il mix è complesso: una configurazione “dedicata” di php, una corretta gestione della cache (tra l’altro facilmente corruttibile), la preferibile presenza di ottimizzatori php (Zend), sono argomenti che spesso non sono nel lessico quotidiano di chi cerca una piattaforma a basso costo e di rapida implementazione. Non trascurabile anche il fatto che l’architettura per la definizione dei prodotti basata sul modello EAV (Entity Attribute Value) risale agli anni 70 ed è una delle più onerose in termini di interrogazione database specialmente quando si tratta di database “standard” come MySQL. Per un modello del genere sarebbe molto più appropriato un sistema basato su database NON-SQL come ad esempio MongoDB. In generale comunque non si può certo pensare di installare Magento su un hosting da 50Euro mese.
La curva di apprendimento poi, concordo con te, non è certo delle migliori. Ma questo non fa altro che confermare come Magento NON sia assolutamente una soluzione ready-to-go per piccole realtà. La sua gratuità in termini di licenza GPL viene ampiamente smorzata dalla necessità di affidarsi a professionisti (diciamo così) che mettono mano al codice, che risolvono problemi (a volte anche assurdi come le righe bianche in coda ai file php) ecc. La stessa leggerezza con cui ho visto aggiornamenti applicati via Magento Connect (che hanno puntualmente danneggiato shop che funzionavano) è indice del fatto che non si tratta di uno strumento fai-da-te.
Non vedo poi davvero in Magento linee di “flessibilità”: è, al contrario, estremamente rigido. Hai provato a fargli considerare un ordine chiuso/evaso, senza passare da spedizione e fattura ? Oppure a modificare un ordine già acquisito o a farne uno stralcio parziale senza incorrere in incasinamenti dei dati sul dabatase ?
Magento non è un framework : è una applicazione altamente strutturata e poco flessibile. Ne sono una testimonianza le miriadi di plug-in ed estensioni che spesso non funzionano o addirittura danneggiano l’intera installazione (e i loro forum sono pieni di questi casi).
Certamente Magento apre il mercato a nuovi professionisti che si offrono quali consulenti per l’implementazione del progetto ma anche in questo caso, e parlo per esperienza personale, le fregature, il pressapochismo e il “proviamo così forse funziona” sono piuttosto frequenti. Del resto è anche inevitabile: mancando corretta documentazione e un programma di certificazione serio è improbabile che esistano veri esperti di Magento (escluso quelli di Varien, certo, che però costano un bel botto).
(Mi vorrai scusare se ho tolto i link agli esempi che hai portato ma sanno molto di pubblicità gratuita. Se interessati ti potranno contattare cliccando sul tuo nome).
Grazie
Marco
23-Dic-2011 3Ciao Andrea,
ho trovato questo tuo articolo proprio nel momento giusto..
Sono in una situazione piuttosto difficile, dato che ho bisogno in tempi davvero brevi di poter creare e popolare un ecommerce con diciamo una 50ina di prodotti.
Ho bisogno inoltre di creare qualche pagina istituzionale e di poter in generale mettere mano al codice php laddove serve.
Ho installato Magento su MAMP e sto provando a capirne il funzionamento, e trovo le tue osservazioni totalmente in linea con quelle che sono le mie impressioni. Soprattutto penso: se io che cmq sono anni che lavoro nel settore, mi spazientisco nel cercare di configurare es. delle schede prodotto, cosa potrà fare il mio cliente che a malapena riesce ad usare Word?
Che piattaforma ti sentiresti di consigliarmi per poter realizzare questo ecommerce in tempi brevi?
Grazie mille
Andrea Lanfranchi
23-Dic-2011 4Ciao Marco,
una risposta “assoluta” è sempre piuttosto difficile da dare: molte sono le variabili. Il fatto che il tuo progetto parta con pochi articoli (una cinquantina mi dici) non è di per se un indicatore sufficiente (magari sono 50 articoli ad altissima richiesta, magari si prevede un traffico notevole, magari è previsto di gestire in futuro il multibrand … insomma un maramsma).
Quindi quello che ti dico è solo un suggerimento e non va preso come oro colato.
Io proverei a partire con Prestashop (gratuito) oppure con WooCommerce (a pagamento) : opterei per il secondo dato che è un plugin a supporto di WordPress che è uno strumento di grandissima flessibilità.
Se poi hai possibilità di usufruire di un hosting windows potrei consigliarti NopCommerce (gratuito) : diciamo che scimmiotta un po’ Magento ma è molto meno complicato.
Tienimi aggiornato sui tuoi progressi.
A presto.
Davide
14-Feb-2013 5premessa, sono uno svuluppatore, che ha conosciuto magento per “caso” e prima di divenire sviuppatore, ero un “ragazzo” improvvisato, ora gestisco 5 store fatti con magento, ho 19 anni e non sono un fanboy in nessun campo.
ho letto il tuo articolo con interesse, ma devo purtoppo contraddirti, cerco di spiegarmi meglio.
Sono nel mondo dell’informatica da quando avevo 5 anni, e nel mondo del web 1.0 e 2.0 da quando ne avevo 15.
Appassionato di tutto ciò che concerne il settore, ma non sfegatato da seguire le mode del momento in termini di mobile o comunque globali.
Reputo Magento una piattaforma abbastanza ostica, non è ready out of the box, esatto, ma comunque non impossibile da capire. Anzi, è una piattaforma super complicata sia a livello di codice che a livello amministrativo, ma non per questo inutilizzabile, come presentata dal tuo articolo.
50 prodotti su una piattaforma ecommerce, ma parliamo chiaro, chi è il personaggio che avvierebbe questa avventura…esiste Ebay , amazon, oppure, subito.it per fare gli alternativi..questi sono servizi per 50 o 60 prodotti..
neanche applicativicome woocommerce,o wpcommerse, virtuemart, prestashop, non sono adatti.
A livello seo, non si è abbastanza raggiungibili, e a livello costi, secondo me è troppo poco economico.
IMHO ovviamente.
Ma se parliamo di inserimento di 1000, 1500 o più prodotti, la necessità di una piattaforma come magento, è indispensabile
per le funzionalità fornite,per la gestione, ecc.
Inoltre, l’ecommerce non è un gioco, ma una attività.
Se un cliente si mette a fare ecommerce alla cavolo via, dubito fortemente che riuscirà a decolllare.
se una persona non vuole conosce tutte le funzioni del software che si usa, allora ha già perso in partenza
Sfido chiunque ad aprire un negozio reale e no sapere come si usano i macchinari…immaginiamoci un registratore di cassa, puoi aprire un negozio e non saper usare il registratore di cassa?
stessa cosa per un negzio online.
Ma gento è una piattaforma completa, mancante di alcune funzioni per l’europa, ma il tutto risolvibile..
Non ne sconsiglio affatto l’uso, ma ne consiglio lo studio approfondito.
3/4 mesi di studio..e poi si decolla con l’aver capito e imparato il funzionamento generale.
Perdonami se il tutto può sembrare scritto alla rinfusa, ma scrivere da cellulare non è il massimo, le espressioni non vengono come vorresti…
Con questo termino.
Saluti, Davide
Andrea Lanfranchi
14-Feb-2013 6Ciao Davide e grazie per il tuo contributo.
In realtà devo dirti che non mi hai contraddetto affatto, al contrario i punti che ho evidenziato li hai tu stesso confermati. C’è da dire che già tu, qualificandoti come sviluppatore, sei forse un po’ oltre il target che mi proponevo per l’articolo: a meno che gli store che gestisci non siano il tuo lavoro primario, tu non sei “il cliente”. Al contrario, come ho evidenziato essere necessario per Magento, sei tra coloro che offrono supporto (e si fanno pagare per questo) all’implementazione e all’avviamento di un online-store. In altre parole: il tuo mestiere è proprio quello di entrare nel merito del codice e della logica di funzionamento dell’applicazione. Quindi, sono convinto, una volta che la tua curva di apprendimento è stata superata, avrai certamente trovato il modo di essere produttivo con Magento.
Mi spiace invece che tu possa accostare, con leggerezza se permetti, la gestione di un sito identitario e professionale, a strumenti come ebay, amazon o addirittura subito.it solo basandoti sul numero di prodotti da vendere. Subito.it è un mercatino di annunci a spot, ebay è impropriamente utilizzato da operatori continuativi (non professionali), come pure amazon … Attenzione, non voglio dire che non facciano il loro lavoro, anzi, ma se cerchi qualcosa che ti definisca e che ti permetta di lavorare sulla costruzione di una reputazione, sulle attività SEO, o fare webmarketing in modo serio, l’adozione di una piattaforma dedicata (che va dal dominio, allo strumento, e a tutto il resto) è imprescindibile. Anche se hai 4 prodotti in croce: http://www.pottermore.com ne è un lampante esempio.
Ma andiamo oltre: la tua riflessione sulle capacità SEO di magento è piuttosto debole. In realtà l’unica opzione out-of-the-box di magento per l’ottimizzazione SEO sta nella composizione degli URL (SEF). Nella realtà il 99% delle ottimizzazioni SEO partono dai contenuti, dalle integrazioni con schema.org, dal referral linking, dalla corretta impostazione della gerarchia delle pagine, dalla costante pulitura di informazioni obsolete o non attuali, dal corretto utilizzo dei meta-tag come pure dei noindex e dei nofollow, dall’imperativo utilizzo dei canonical etc etc etc. Tutte attenzioni che sono indipendenti dal “motore” sottostante. Lo stesso Magento non offre nulla di tutto questo perchè non è possibile “prestrutturarlo”: bisogna lavorare sui template e sui contenuti come con qualsiasi altro strumento di publishing. Non ultimo … la velocità: il web è pieno di post su come sia necessario sveltire Magento: certo è possibile ma al prezzo di costi e conoscenze tecniche non a portata di tutti.
Come ho detto anche io, probabilmente per progetti di una certa consistenza, Magento potrebbe essere una buona soluzione. Utilizzo però il condizionale: se un nuovo progetto di ecommerce è fatto con la testa vale la pena fare un serio ragionamento su due aspetti fondamentali :
– numero delle referenze da mettere in vendita: un’azienda che abbia migliaia di prodotti che intende proporre on-line quasi sicuramente dispone già di sistemi di backoffice piuttosto complessi il che, a mio avviso, rende piuttosto sciocco l’investimento in bridge di conversione (webservice o meno) della propria base dati verso Magento. Al contrario potrà essere più logico investire nello sviluppo di front-end per l’ecommerce già interfacciati ai sistemi principali per condividere, solo a puro titolo di esempio, anagrafiche clienti e fornitori, numerazioni iva dei documenti fiscali, disponibilità di magazzino in tempo reale ecc.
– expected revenue: se si intende fare della vendita on-line il proprio business principale mai partirei da Magento Community. Al contrario l’investimento nella versione Enterprise e nel supporto diretto di Varien è imperativo. A questo punto bisogna valutare se i costi che ne conseguono potranno essere coperti dai margini sulle vendite.
Se si parte invece con Magento Community, per esperienza, posso dire che i costi sono un po’ fuori controllo anche se si tende a ridurli al minimo utilizzando quanto più possibile componenti e plug-in gratuiti.
Magento è un prodotto, come giustamente hai osservato, complesso che, credo, venga adottato con troppa leggerezza e generalmente sopravvalutato: la versione Community, specialmente per la sue caratteristiche di gratuità, lo ha elevato a preferenza di moltissime iniziative ecommerce molte delle quali hanno poi fatto retromarcia, come ad esempio mrporter.com che ne ha riscritto un fork proprietario soprattutto a causa dei numerosissimi bachi della, allora disponibile, versione 1.6. Prima di pensare di adottare Magento, sempre secondo me, ci sono decine e decine di soluzioni più leggere ed immediate, meglio documentate e sul pezzo da molto più tempo. Magento Community è come Fedora per il mondo Linux: una piattaforma di testing prima di rilasciare il prodotto finale (redhat in questo caso).
Se ci sai mettere le mani ovvero sei uno sviluppatore allora puoi ottenere dei risultati con poco prezzo (anche se si sottovaluta spesso il “proprio” costo in termini di ore spese) altrimenti è molto difficile che si possano raggiungere risultati soddisfacenti.
Concludo con il tuo richiamo all’utilizzo degli strumenti da parte di un venditore on-line: è chiaro che ogni commerciante sa usare il registratore di cassa, ma nessuno lo obbliga a sapere come funziona internamente. Se vuole mettere un messaggio pubblicitario in fondo ad ogni scontrino, prediligerà un software di cassa che gli permetta di farlo da solo, anzichè chiamare un programmatore apposta.
Christian
15-Mag-2015 7Complimenti per l’articolo, concordo pienamente con tutto ciò che è stato detto da Andrea. Sono un web developer ed effettivamente non consiglierei mai Magento ad un utente finale “cliente” a meno che non abbia all’interno della sua azienda un web-department, o si appoggi ad un professionista. Magento va fornito da professionisti “chiavi in mano”, se solo ti limiti ad installarlo e pensi di aver fatto un buon lavoro..non hai compreso la complessità della piattaforma. Esistono altre piattaforme molto più user-friendly per il cliente che si vuole autogestire il proprio commercio online, Magento non è uno di questi.
Saluti,
Christian
Categorie
Tag
Copyright © 2007 - bloginfo('name'); ?> - is proudly powered by WordPress
InSense 1.0 Theme by Design Disease hosted by Isiweb S.r.l.