02 Dic 2010
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT
Oggi, 2 dicembre 2010, ancora nessuna notizia da parte di Xandros in merito alla prosecuzione o meno del progetto Scalix.
In ritardo ormai di oltre un anno sulle previste tappe di rilascio, Scalix sembra avviato verso una morte inevitabile: la community, fino a qualche tempo fa piuttosto attiva sul forum (http://www.scalix.com/forums) è stata inoltre frustrata nel vedere i propri messaggi e le proprie preoccupazioni relative alla prosecuzione in affari del prodotto, sistematicamente cancellati dalla board. Ovviamente non si tratta di un comportamento “eticamente corretto”, specialmente per un prodotto che si fa un vanto di essere “parzialmente” open-source e che, pertanto, necessariamente deve vivere anche di una diffusione pubblica perseguita tramite l’aiuto di appassionati che ne indagano eventuali bug e si mettono a disposizione degli altri per risolvere problematiche di varia natura.
Allo stato attuale quindi, a meno di clamorosi miracoli dell’ultima ora, l’immagine del prodotto è irrimediabilmente compromessa: difficilmente oggi un’azienda che intenda procedere alla implementazione, all’interno della propria struttura, di un sistema di messaggistica e groupware che non comporti l’adozione di Exchange, si rivolgerà con fiducia a Scalix. Le incognite stanno diventando troppe e nessuno ha informazioni valide in merito a quesiti fondamentali quali : “Il prodotto verrà supportato ? Esiste un team di sviluppo in grado di far evolvere il software per integrarlo con le più recenti tecnologie, specialmente quelle mobili ?”. A queste domande l’unica risposta che si è stati in grado di ricevere è una sola : silenzio. Probabilmente la risposta peggiore dato che lascia clienti e semplici appassionati nel limbo di una incertezza mistica : “Aspetto ancora per vedere cosa succede oppure inizio a pianificare la migrazione verso un altro prodotto ?”
Probabilmente un’utenza non professionale (oppure estremamente skillata) opterà per rimanere con Scalix all’ultima release stabile, magari adeguando i propri comportamenti di messaggistica alle funzionalità del prodotto. Ma l’utenza commerciale si trova ad affrontare problemi ben diversi : gli utenti evolvono, le società di telefonia forniscono apparati sempre più moderni, le esigenze di interconnessione con clienti e fornitori si modificano … insomma non possono aspettare. E per costoro rimanere bloccati al palo non è certo un’opzione valida.
Le alternative sono molteplici: ritornare sui propri passi e rimettersi nelle mani Microsoft tornando ad abbracciare Exchange oppure volgere lo sguardo verso altri brand come Zimbra, Zarafa, Open-Xchange ecc.. Tutte soluzioni che permettono sempre l’utilizzo del client di posta primario Outlook ma che differiscono profondamente tra loro per le modalità di licensing ed il prezzo.
Quello che è, purtroppo, consolidato è che Scalix … sembra sparito nel nulla come del resto altri progetti acquisiti e gestiti da Xandros (vedasi Linspire per esempio).
2 Commenti
Claudio
15-Feb-2011 1Ciao,
mi capita spesso di leggere il tuo blog e sono un utilizzatore di scalix che ritengo un ottimo prodotto molto stabile, con un connettore per outlook che funziona benissimo.
La mia realtà di produzione prevede poche utenze ma molto esigenze come rubrica condivisa, cellulari collegati, etc.
Visto che è un progetto che sta per morire sto cominciando a guardarmi attorno.
Secondo te Open-xchange può essere una valida alternativa a parità di opzioni?
Grazie
Andrea Lanfranchi
15-Feb-2011 2Ciao Claudio,
purtroppo non ho una approfondita conoscenza di Open-Xchange anche se, almeno in apparenza, dovrebbe essere quello il cui connettore per Outlook (loro lo chiamano OXTender per Outlook) funziona più o meno come quello di Scalix (Zimbra al contrario ha una sincronizzazione con Outlook differita).
Noto che non hanno ancora, nemmeno loro, un completo supporto per Outlook 2010 (solo il connettore versione 2 lo implementa e solo nella versione a 32 bit).
Detto questo penso che OX possa essere una valida alternativa a Exchange con molti “se” e molti “ma”: come ho detto in articoli precedenti il vero “perno” su cui effettuare la scelta risiede nella necessità di mantenere Outlook e varie periferiche collegate con Active Sync.
OX non ha (o almeno non lo dichiara) licenze di sviluppo per il protocollo MAPI (cosa che aveva Scalix e che faceva ben sperare): il che lo rende comunque “rischioso” in quanto inseguirà sempre le release di Outlook.
Ad oggi, l’unica vera alternativa a Microsoft, è decidere di abbandonare Outlook come PIM: ma questo comporta degli altri costi, prevalentemente di adattamento, che devi valutare bene in azienda.