Da circa due settimane AVG ha annunciato il rilascio del suo LinkScanner per Mac con l’espresso obiettivo di “garantire sicurezza agli utenti Mac contro l’aumentato numero di sempre più sofisticati attacchi web”. Molto probabilmente i fanatici Mac non l’hanno presa molto bene … tant’è che la stessa AVG si è sentita in dovere di rilasciare le seguenti dichiarazioni :
“E’ noto che la maggior parte degli utenti Mac credono di essere in qualche modo immuni da tutti i possibili rischi derivanti dal malware che si propaga tramite web. Questa convinzione è talmente forte per costoro da portarli a non installare qualsiasi software antivirus sui loro computer. Tuttavia i tempi stanno cambiando e il 2009 si è rilevato essere un anno piuttosto complicato per i rischi di sicurezza che coinvolgono le piattaforme Apple, compresi Mac OSX e l’iPhone. Durante l’ultimo anno i Mac sono stati oggetto dell’attacco del trojan iServices A, che ha comportato, per oltre 20.000 utenti, al download di un file infetto da un sito di software pirata.”
AVG continua dichiarando che il successivo trojan iServices B ha già colpito altre 5000 macchine ed ha sottolineato come altri virus (tra cui Tored-A e Jahlav-C) sono già causa di preoccupazione nella comunità Apple.
“Sono state scoperte delle vulnerabilità nel browser Safari, in iTunes e nel programma per la lettura dei PDF. Tra l’altro è da notare il fatto che lo scorso mese sono stati evidenziati dei report relativi a vulnerabilità non ancora corrette nel browser Safari 4.0. Sembra dunque che i Mac non siano più sicuri come un tempo.”
Ovviamente gli utenti Mac sono ancora molto lontani dall’incidenza pesantissima di malware esistente per la piattaforma Windows. Tuttavia è bene, a mio avviso, non sottovalutare troppo il problema. Sono stato sempre convinto del fatto che non esiste un sistema operativo intrinsecamente inattaccabile e che la distribuzione di virus e malware per un determinato OS è diretta conseguenza della sua popolarità. In fondo è anche logico: dal momento che scrivere codice malevolo non è (spesso) un’operazione banale ed in considerazione del fatto che il virus-writer punta a massimizzare l’effetto della propria opera, ovviamente si cercherà di colpire, preferenzialmente, la piattaforma di maggiore diffusione. E se le alternative a Windows iniziano ad aumentare le loro quote di diffusione è lecito attendersi anche una evoluzione del malware per computer.
E se qualcuno ancora vi dice che i Mac sono immuni dai virus … ecco qua un bel video istruttivo:
Alla prossima.