Telemarketing ovvero come rompere le palle al telefono (o con il fax)
19
Gen
2010
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Senza categoria
La media ormai è arrivata ad una ventina di telefonate al giorno. Il tenore è questo :
- Segretaria : xxxxxx Buonasera
- Rompitore : Buonasera posso parlare con il titolare per favore ?
- Segretaria : Lei è nostro cliente ?
- Rompitore : No è per un’offerta …
- Segretaria : Mi può dire di cosa si tratta per favore ?
- Rompitore : Si tratta di un’offerta che dovrei illustrare al titolare …
- Segretaria : Guardi, se non mi dice di che si tratta non posso passarle nessuno.
- Rompitore : E’ per (* vedi nota) …
- Segretaria : La ringrazio ma le confermo che non ci interessa.
- Rompitore : No forse non ha capito … è veramente vantaggioso.
- Segretaria : Le confermo che non ci interessa.
- Rompitore : Clic … tu tu tu tu tu tu
(*) Gli argomenti offerti sono sempre gli stessi : telefonia, caffè, olio, distributori automatici, servizi di traduzione
Trovo sia di una violenza inaudita scassare le palle della gente al telefono decine di volte al giorno (regolarmente accade infatti che lo stesso tipo/a che ha telefonato, richiama dopo 10 secondi – dieci – componendo gli altri numeri delle nostre linee). E poi … dico io, ma se già una volta il nostro nominativo vi ha dato buca … cosa diavolo mi venite a rompere di nuovo ? Stupendi poi sono quelli che si “spacciano” per grandi aziende quando in realtà sono piccoli rivenditori locali che fanno numeri a caso: “Mi dici, o grande imbecille, che cavolo mi illustri a fare l’offerta per passare a Telecom, se io sono già un cliente Telecom ?”.
Tra l’altro bisogna pure stare attenti a come si risponde a ‘sti tizi. Basta infatti farsi scappare un “SI” bello chiaro e scandito per trovarsi di colpo ad aver aderito alla mirabolante offerta del momento. Giusto a titolo di esempio vi riporto l’esilarante telefonata intrattenuta dal sottoscritto con uno zelante Telemarketer della Telecom:
- TC : Buongiorno stiamo facendo una verifica amministrativa. E’ vero che NON siete clienti Telecom ? (… ecchecivolevalaverificaamministrativa ????? …)
- IO : Siamo clienti Albacom da 8 anni
- TC : Che linea avete con Albacom ?
- IO : Una linea ULL comprendente tre numeri analogici e una ADSL
- TC : Quindi avete lo scatolo ISDN ?
- IO : No, abbiamo uno “scatolo” ULL con linea ADSL
- TC : Ecco noi le offriamo l’ADSL inclusa insieme ai numeri di telefono con cui fare le chiamate e ricevere i Fax
- IO : Scusi … guardi che tutto questo ce l’ho già
- TC : Si ma guardi che il nostro non è ISDN perchè per avere internet ci vuole l’ADSL.
- IO : Le ripeto … ce l’ho già l’ADSL
- TC : E quanto paga ad Albacom per questo servizio ?
- IO : 50 Euro al mese con ADSL senza limiti e telefonate urbane e interurbane comprese. Per le chiamate ai cellulari abbiamo una tariffa agevolata.
- TC : Ecco vede ??!!! Noi le offriamo un servizio tutto compreso con Internet senza limiti e telefonate urbane e interurbane comprese nel prezzo. Per i cellulari c’è una tariffa agevolata. A soli 56,60 € al mese. ( … sticazzi …)
- IO : Quindi mi state offrendo qualcosa che costa di più di quello che già pago adesso per avere lo stesso servizio ?
- TC : Ma la nostra linea non è complicata come quella di BT e poi è ADSL non ISDN come la sua
- IO : Guardi che io ho già l’ADSL … non ho l’ISDN
- TC : Ma noi le manteniamo i numeri di telefono che ha già
- IO : Bhè ci mancherebbe pure che me li cambiaste. Comunque la ringrazio ma non ci interessa. Rimaniamo con il servizio attuale che costa di meno e che non ci ha mai lasciato a piedi.
- TC : (Stizzita) Faccia come crede … è una sua scelta.
- IO : Certo. Buonasera
- TC : Clic … TUTUTUTUTUTUTUTU
La prossima volta che vi telefonano … mandateli a quel paese.
19 Commenti
Francesco Saverio Giudice
20-Gen-2010 1Quanto è vero!
max
31-Gen-2010 2Se puo’ esserti utile gli operatori di telemarketing sono OBBLIGATI a fornirti il numero verde per la cancellazione dei tuoi riferimenti dal database dal quale prendono i nominativi.
Se ti chiedi poi perche’ ti chiamano 10 volte anche se le mandi a quel paese e’ perche’ anche nei call center ‘seri’ spesso l’operatore che ti chiama fa male il suo lavoro: per quanto ne so dal loro terminale dovrebbero salvare le tue risposte e riprendere in esame il tuo eventuale interessamento dopo tot settimane, ma spesso se ne fregano, cosi’ il sistema ripropone il tuo nominativo al successivo operatore che non sa nulla del pregresso.
jon
15-Giu-2010 3è arrivato, l’imprenditore figo… prima di tutto se ti chiamano hai dato il consenso, quindi se fossi così furbo basterebbe chiedere come non essere più contattato, invece di fare il cafone\saccente nei confronti di gente che lavora come te. questa è l’Italia.
Andrea Lanfranchi
15-Giu-2010 4Ciao Jon,
pubblico volentieri il tuo commento solo per puntualizzare:
– non ho dato nessun consenso a nessuno e ogni volta che firmo contratti di fornitura o di servizio mi assicuro per bene di negare il consenso al trattamento dei miei dati per azioni di marketing;
– tutte le volte dico che non mi devono più contattare per proporre le loro offerte e tutte le volte appena chiedo di cancellarmi dagli elenchi chissà come mai … cade la linea
– in ultimo punto … non discuto che al telefono ci siano dei poveretti frustrati che si sentono per lo più sbattere il telefono in faccia: ma non è un mio problema (ne ho già abbastanza di problemi a far quadrare i conti della mia piccola impresa).
Quindi non mi frega una cippa del fatto che tu ti senta toccato dalla realtà di questo mio post: è un dato di fatto che il telemarketing sia un cancro che è stato anche oggetto di numerose denunce all’autorità garante per la privacy.
Ad ulteriore riprova poi il fatto che finchè si tratta di venderti qualcosa, specialmente le telco, sono super zelanti … ma se provi a contattarle per un problema … campa cavallo.
Bluesman
29-Lug-2010 5Purtroppo il telemarketing è spesso l’unico lavoro possibile per molti che, come me, sarebbero disoccupati. Fa schifo, è un lavoro degradante e alienante. A volte, contro il mio interesse, spero che lo rendano illegale e che chiudano questi centri di sfruttamento chiamati call-center. Ogni volta che telefono arrivo a sperare che non rispondano o addirittura che si incazzino e ci sbattano subito il telefono in faccia. Certo, dietro di noi c’è un giovanotto zelante che con frasi patetiche e ovvietà da bar cerca di spronarci… Che ridere! Dovreste provare tutti a lavorarci un settimana per rendervi conto della merda in cui navigano decine di migliaia di persone… Lo so che rompo le balle alla gente ed è anche per questo che non ci sto bene. Ci constringono ad essere squali. Dipendesse da me, figuriamoci! Appena trovo di meglio me ne andrò senza nemmeno salutarli. Non siamo noi che lavoriamo per guadagnare 500-600 euro al mese (quando va bene) che dobiamo essere penalizzati, ma un sitema economico che ammette che esista un circuito di malaffare come quello del telemarketing. Spesso socità al limite della legalità o legali al 100% grazie a qualche legge che permette loro di fare i propri comodi. Io spero che dopo il boom degli utlimi 10 anni, questo sistema imploderà sotto il suo stesso peso. Bisognarebbe fare una campagna e dire alle persone di non accettare quando uno come me telefona. Sbatteteci il telefono in faccia, fate fallire questi bastardi che sfruttano il bisogno di lavoro della gente! E allora i signori in testa dovrenno riconvertirsi e mangiare la merda che loro stessi hanno prodotto. Non lo dico con ironia, lo dico sul serio. E’ uno schifo. Ci mangio, ci campo bene o male (con l’aiuto di qualcuno ovvio, perché con 500 euro…). Ho 34 anni, una laurea, un dottorato e faccio il servo da questi figli di puttana e, sebbene la disoccuazione sia peggio, ribadisco che spero che possano fallire e cadere rovinosamente. La ruota gira, potrebbe succedere. Intanto noi telefoniamo, voi ci odiate e noi odiamo noi stessi. Sì, perché o sei fatto come i capetti, oppure non puoi non odiare te stesso per quello che fai.
Che vogliamo farci?
“Ma ridete ridete di me
Uomini di ogni luogo e soprattutto gente di qui
Tante cose ci sono che non oso dirvi
Tante che non mi lascereste dire
Abbiate pietà di me”
Guillaume Apollinare
Franz
19-Ott-2010 6Bluesman un grande mi associo a te e spero che possiamo un giorno liberarci da questo giogo.
Volevo aggiungere all’imprenditore di cui sopra che è un imprenditore fortunato perchè ci sono imprese che devono telfonare per vivere perchè io posso avere il prodotto piu bello del mondo ma se nessuno lo conosce a chi lo vendo, tenendo conto che la pubblicità costa e a volte nenche ripaga quindi uno tenta piu strade anche il telefonare ai clienti è lecito e non è contro la legge. Prima di accanirsi bisogna sempre guardare il problema da piu punti di vista.
Andrea Lanfranchi
19-Ott-2010 7Franz … telefonare ai clienti è lecito. Ma a due condizioni : la prima è che siano clienti e quindi in qualche modo abbiano già sottoscritto delle informative che autorizza il venditore a comunicare anche informazioni pubblicitarie; la seconda è che non si abusi della sua pazienza.
Io ti garantisco che ricevo dalle 10 alle 15 telefonate al giorno dal tal-operatore-telefonico (di cui non sono cliente) che mi rompe le glorie sempre con le stesse domande : ormai li mando a quel paese subito dopo il buongiorno.
Detto questo … la pubblicità attraverso i media come televisione, giornali, volantinaggio ecc. pur essendo ormai diventata sovrastante, è comunque legittima.
Ma quando “invadi” la mia privacy o mi occupi le linee telefoniche (che mentre ti mando a quel paese non posso usare) o mi consumi la carta del fax per mandare le tue meravigliose offerte … allora commetti delle gravi violazioni della legge. Oltre ad ottenere come unico risultato che dei tuoi prodotti non ne vorrò più sapere.
E questo è indipendente da qualsiasi considerazione sul costo di una campagna di telemarketing rispetto al costo di un paginone sul corriere della sera.
BLUESMAN
24-Ott-2010 8GRAZIE FRANZ PER LA SOLIDARIETA’!
PER Andrea: il problema è un altro: io, come ho detto, non sopporto quello che faccio e so quanto sia intollerabile ricevere chiamate. LE RICEVO ANCHE IO, non è che la storia sia diversa! Ma io bene o male (più male che bene) CI CAMPO… Cosa devo fare? Smettere perché la gente è infastidita? Me li danno gli “infastiditi” i soldi? Se gli italiani vogliono fare una colletta e versarmi sul mio c.c. un buon stipendio, smetto oggi stesso. Mi spiace, lo so, lo so… Ma io DEVO farlo finché non trovo altro. Con buona pace di tutti coloro che mentre mangiano ricevono la mia chiamata. Ripeto: io quando chiamo mi sento in imbarazzo, mi detesto… Mi sento uno str…. Ma NON SIAMO NOI MISERI OPERATORI a dovere essere accusati! Prendetevela con le compagnie: NOI STIAMO PEGGIO, MOLTO PEGGIO DI CHI RICEVE LE TELEFONATE, TE LO GARANTISCO! Telefonare per 4-7 ore al giorno 6 giorni alla settimana ripetendo sempre la stessa frase per 5 euro all’ora bisogna solo provarlo. C’è di peggio? Sì, ceto, c’è la miniera e pulire i cessi dell’autogrill, ma questo NON-LAVORO (perché tale è) è veramente devastante…
Io ti capisco, Andrea, ti capisco perché, E LO RIPETO, io ricevo telefonate quanto te. E sono costretto a dire picche sapendo cosa vuole dire stare dall’altro capo del filo.
Io detesto questo lavoro, questo modo di gestire le aziende tramite una condotta da schiavisti.
Andrea, siamo tutti vittime! Io che ho un lavoro di m… e tu che ricevi la mia telefonata.
Ovviamente si spara sui soldati senza pensare che sono i generali a mandarli all’attacco. Sempre per usare un paragone di armi, è come prendersela con la pistola o la pallottola invece con chi ti spara.
Io quando ricevo un insulto butto giù e continuo a telefonare ingoiando veleno. Psicologicamente è devastante…
Infine: io non faccio la vittima… Io descrivo semplicemente lo stato delle cose che è davvero osceno. Non dico nulla di più di quello che è la realtà. E comprendo le ragioni di chi riceve una chiamata, SEMPRE!
Un abbraccio ai teletartassati! 😉
Bluesman
Enrico
04-Gen-2011 9Buongirono a tutti,
Bluesman mi hai fatto quasi venire le lacrime agli occhi. Mia sorella Laurea in medicina 110 e lode con pubblicazione tesi e specializzazione in anestesia e rianimazione costretta a fare TLMK per mancanza di posti perche occupati da baronetti raccomandati…disoccupati che invece di andare a rubare, rapinare, scippare e spacciare preferiscono umiliarsi al telefono per poche centinaia di euro. Io quando ricevo le mie 20 telefonate al giorno tratto tutti con rispetto, si mi infastidiscono…le telefonate non le persone!!! Mi dispiace per loro e mi dispiace che chi ha piu fortuna non regali un sorriso e la comprensione!!! ODDIO che problema la linea occupata per 30 secondi, neanche fossi la croce rossa, ed il tuo tempo preziosissimo per regalare un po di calore a persone che non arrivano a fine mese…mi dispiace davvero che non ci sia più umanità oltre i propri interessi! che tristezza!!!
Andrea Lanfranchi
04-Gen-2011 10Caro Enrico,
qui non si tratta di soliderietà: se permetti la soliderietà è un atto volontario e credo di spendermi già abbastanza per il prossimo nelle mie attività personali.
Qui si tratta della violenza e della protervia con cui le aziende che fanno Telemarketing rompono le glorie alla gente: io NON voglio essere raggiunto per ricevere nessun tipo di offerta. Punto !
Usare il telefono come veicolo diretto per PRETENDERE l’attenzione del potenziale cliente è la stessa cosa che presentarsi alla porta di casa 10 volte al giorno. Un sopruso.
Non scaricare sulla mia pelle il fatto che tua sorella, pur qualificatissima, non riesce a trovare lavoro (lei come migliaia di altri) se non in un call center: non è colpa mia e ti posso assicurare che per chi, come me, ha deciso di lavorare in proprio, non sono rose e fiori. Ma non ho mai abusato della pazienza delle persone, proponendomi insistentemente a potenziali clienti.
Sono stufo marcio di sentire questo “buonismo” a senso unico: il telemarketing è un’indecenza e chi ci lavora, sebbene comprenda che possa essere la loro fonte di sostentamento minimo, partecipa all’indecenza e, come tale, si prende i miei “vaffa…” Se sono persone intelligenti li gireranno ai loro responsabili e forse qualcuno, dall’alto, inizierà a capire.
Io non posso trattare ogni telemarketer come caso singolo, un caso umano al quale regalare calore.
E più indecente ancora è la recente legge che obbliga ME ad iscrivermi ad un albo (che non si sa ancora dove sia) nel quale dichiaro che NON voglio essere disturbato. Da che mondo è mondo il diritto a non essere importunati è stabilito per default: in italia lo abbiamo stravolto e si è stabilito il principio che rompere i coglioni è un diritto delle aziende e solo tu utente tartassato devi agire per toglierti dalla graticola.
Questa è la tristezza: non certo l’assenza di umanità che condanni tu, caro Enrico.
bluesman
05-Feb-2011 11SI’, OK, MA VISTO CHE “PARTECIPO ALL’INDECENZA” (WOW!) E A TE QUESTA COSA DA FASTIDIO… TROVAMELO TU UN LAVORO, “SIGNOR-SO-TUTTO”… E GIA’ CHE CI SEI TROVALO ALLA SORELLA DI ENRICO.
SO CHE E’ UNO SCHIFO, INTENDIAMOCI… MA TUTTO E’ UNO SCHIFO… DALLE GUERRE PER DARCI LA BENZINA AL MADE IN CHINA CHE ROVINA LE AZIENDE… E ALLORA? CHE FACCIAMO? BUTTIAMO MACCHINE ED ELETTRODOMESTICI?
ANCHE TU ANDREA, SE FOSSI COERENTE, BUTTERESTI IL TELEFONO E IL PC, COSÌ NON DAI PIU’ APPOGGIO ALLE COMPAGNIE TELEFONICHE CHE TI TARTASSANO. E CHE TI SFRUTTANO ANCHE SE MAGARI NON NE HAI L’IMPRESSIONE… SI’ PERCHE’ LORO SONO BRAVI A FARTI SENTIRE LIBERO IN UN GABBIA… SIAMO TUTTI SFRUTTATI IN OGNI CAMPO SOLO CHE LO ACCETTIAMO DI BUON GRADO PERCHE’ CHI DI NOI ACCETTEREBBE DI VICERE SENZA CELLULARE, PC, MACCHINA, TV ETC…? SIAMO SFRUTTATI MA ABBAGLIATI DALLE MERAVIGLIE DELLA TECNICA…
SIAMO TUTTI GONZI ALLA FINE, NESSUNO ESCLUSO. I BISOGNI CE LI HANNO CREATI, E ADESSO SIAMO TUTTI SCHIAVI DI QUEI BISOGNI CREATI AD ARTE PER FOT..RCI ALLEGRAMENTE. SIAMO UN UMANITA’ NARCOTIZZATA.
PENSIAMO CHE LE BOMBE PER IL PETROLIO E I BAMBINI MACILENTI DEGLI OSPEDALI DI BAGHDAD NON CI RIGUARDINO (SOLO PER FARE UN ESEMPIO).
SO CHE HO DIVAGATO, OK, MA ERA NECESSARIO…
QUELLO CHE TI CONSIGLIO, COME AMICO, INVECE DI UN “VAFFA…”, AL LIMITE CHIUDI IL TELEFONO E BASTA. IO PER ESEMPIO, QUANDO VEDO “PRIVATO” SUL MIO FISSO, SEMPLICEMENTE NON RISPONDO SAPENDO CHE L 99% E’ TELEMARKETING.
TELEFONANO ANCHE A ME, COSA CREDI?
E TU HAI LA PIU’ PALLIDA IDEA DELLA PRESSIONE E DEI RICATTI A CUI SIAMO SOTTOPOSTI? E LO STRESS CHE SUBIAMO PER PORTARE A CASA DUE SOLDI? IO NON PENSO…
CONCLUDENDO: IO ODIO PROFONDAMENTE IL TELEMARKENTING, ODIO IL LAVORO CHE FACCIO, MA DARE GIUDIZI TROPPO GROSSOLANI E AFFRETTATI MI SEMBRA UN TANTINO PRESUNTUOSO, NON CREDI?
SINCERELY YOURS,
BLUESMAN
parry
22-Mar-2011 12ANDREA LANFRANCHI HA RAGIONE!!!! MA SMETTETELA!!! MA QUALE CALORE E CALORE? SCUSATE? IO LAVORO IN UNA AGENZIA RICEVO NON SO QUANTE TELEFONATE AL GIORNO (BRITISH TELECOM è LA PIU SCANDALOSA) E IL DISCORSO DELLA LINEA OCCUPATA è VERO!!!! MAGARI SEI CON UN CLIENTE AL TELEFONO O IN UFFICIO E QUESTI TI DISTURBANO IN CONTINUAZIONE!!!!!! LANFRANCHI HA SOLO RAGIONE E GLI DATE TUTTI CONTRO SOLO PERCHE’ è UN IMPRENDITORE…SE FOSSE STATO UN OPERAIO…..LA VOSTRA IDEA SAREBBE TOTALMENTE DIVERSA!!!! SALUTI
davide bradassi
18-Set-2013 13Portate un po’ di rispetto per favore per tutti quelli che lavorano nei calo center.. É gente laureata!! Hahah a me personalmente mi fanno pena quando chiamano penso che hanno studiato tanti anni, magari guardavano dall’alto in basso i loro amici con la terza media che lavoravano mentre loro pensavano di diventare dottori o avvocati, e ora si ritrovano a elemosinare adesioni a contratti via telefono magari proprio agli stessi amici che nel frattempo lavorando da una decina di anni più’ di loro si sono sistemati.. Patetici
Gianfranco
16-Gen-2014 14Buonasera,
sono un consulente porta a porta che vende telefonia. Un rompiscatole come qualcuno direbbe. Il nostro, come quello di chi lavora a provvigione, è il più bel lavoro del mondo. Mi capita di fare telemarketing per fissare appuntamenti fisici. Quando leggete di persone come il Sig. Lanfranchi lasciatelo perdere. Vuol dire che non ha mai avuto una rete vendita in grado di sviluppare il suo business o semplicemente, lo spero, non era dello stato d’animo giusto. Oppure la rete vendita per la sua azienda è stato lui per cui si è trovato di sicuro nella situazione di dover persuadere qualche cliente a comprare il suo prodotto. Magari anche lui ha rotto le scatole (ha cercato di persuadere) a qualcuno ma nessuno glielo ha mai detto…E’ il mestiere del venditore baby. Chi è in proprio dovrebbe conoscerlo…Ad alcuni si offre un servizio anche di risparmio, ad altri si rompe la scatole. Comprendo che questo possa essere a volte anche stressante. Tuttavia al Sig. Lanfranchi, che ha usato il suo personale blog, come sfogatoio o pisciatoio contro i colleghi venditori di telemarketing do un consiglio pratico utile a tutti per non essere importunati:
Chieda sempre da quale agenzia la chiamano e poi dica che è iscritto al registro delle opposizioni chiedendo il cancellamento dalla loro lista, intimandoli con gentilezza di segnalare l’inadempienza all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali o di sporgere denuncia all’autorità giudiziaria.
Se vuole le dò pure il modulo:
http://www.registrodelleopposizioni.it/sites/default/files/Modulo_Garante_privacy_segnalazione_telemarketing.pdf
PS quando incontro potenziali clienti come lei mi piacerebbe solo che riflettesse sul dato che siamo tutti imprenditori e che il mestiere del venditore è il più antico del mondo. Se questi ragazzi fossero suoi clienti ci penserebbe due volte a scrivere simili offese. Spero che anche lei abbia la capacità di perseverare e di chiudere più contratti possibili. Buona vendita a tutti! 🙂
Andrea Lanfranchi
16-Gen-2014 15Caro Gianfranco, pubblico volentieri il suo integrale intervento. Francamente la pochezza delle sue affermazioni è allarmante. E dato che questa è casa mia, il mio blog appunto, posso tranquillamente dirle che chi “piscia” saccenza dall’alto di una posizione sicuramente inadeguata è lei. E le spiego il perchè: le aggressive tecniche di vendita dei servizi di telefonia in particolare (campo in cui lei sembra eccellere) è talmente automatizzato e privo di contenuti che le telefonate sono ormai meccaniche. Gente che non sa cosa vende e con solo un bel foglietto davanti ripete, a mo’ di oca, quello che c’è scritto. Ma c’è di più: quando, rispondendo al telefono, chiedono subito “Vorrei parlare con il titolare” senza nemmeno presentarsi e dire perchè hanno chiamato io li mando serenamente “affanculo”. Il suo consiglio su come comportarsi poi è bene accetto anche se, le faccio notare, quando chiamano da un numero “anonimo” e si cerca di capire quale sia l’agenzia questi serenamente capiscono la malaparata e riattaccano: quindi non mi parli di cortesia e gentilezza quando è proprio scortesia e arroganza che si riceve da questi disturbatori. Legga bene il post che sta commentando per capirlo.
Se ho bisogno di un servizio ve lo vengo a chiedere se no aria.
E giusto per essere chiari … non ho una rete di venditori che si attaccano al telefono nè una schiera di telefonisti che si lanciano su blind-calls … adeguate attività di marketing web per noi funzionano bene e la gente ci trova se ci cerca: non mi permetterò mai (a costo di fallire) di andare a rompere i coglioni alla gente con il porta a porta o telefonando.
Cordialità
Gianfranco
22-Gen-2014 16Gentile Andrea,
la ringrazio per aver pubblicato integralmente il mio post. Apprezzo la sua schiettezza e le devo dare ragione. Capita anche a me di ricevere telefonate simili. Con un gentile grazie, sono soddisfatto del mio attuale operatore, di solito stronco subito il mio interlocutore. Ma questo implica, in ogni caso, una inutile perdita di tempo.
Con riguardo alle indicazioni che le ho fornito stia tranquillo che cosi facendo, anche se riattacano, poi ci pensano due volte a richiamare lo stesso cliente.
Se poi vuole togliersi lo sfizio di risalire personalmente a chi la sta chiamando con anonimo, ritenendola anch’io una pratica più che scorretta, le segnalo questo bel servizio gratuito che le genera una deviazione di chiamata automatica che le permetterà, vedendo il numero anonimo e rifiutando la chiamata, di visualizzare nella propria email il numero anonimo per intero.
Le do il link al sito http://www.whooming.com/
E’ un servizio semplice e gratuito (per il momento) che permette di risalire a chi opera scorrettamente nel mercato della telefonia e non solo.
La tentazione di offrirle, a questo punto, anche una consulenza sulla fonia è alta. Scherzo.
Cordialmente
Cristiano
02-Feb-2014 17Salve, ho letto con molto interesse questa pagina di blog. Sono un piccolo imprenditore e credo di poter capire chiaramente sia il punto di vista di Andrea Lanfranchi che di tutti quelli che lavorano nei call center.
Se da una parte mi sento di dar ragione a chi lavora nei call center dall’altra credo che anche il signor Lanfranchi abbia chiaramente ragione. Ora cercherò di spiegare i motivi in maniera sintetica, spero.
Quando ho aperto la mia azienda, avevo necessità di farmi conoscere sopratutto dai miei clienti principiali e cioè gli alberghi. Avevo provato inizialmente a fare una sorta di “volantinaggio” via lettera portata a mano in tutti gli alberghi, ma appena arrivava al portiere questo con una mano la prendeva e con l’altra la apriva e cestinava. La mail non è molto funzionale nel mio caso, in quanto vedendo il nome di un azienda cestinano il tutto a prescindere da che cosa posso offrire. Cosi alla fine ho optato per il fax. Ad ogni hotel ho inviato un fax di tre pagine (una copertina e due spiegazione), dove parlavo della mia azienda.
Ora anche questo è telemarketing e chissà quanti vaffa avrò ricevuto, però ha funzionato. Ecco il motivo per cui capisco chi cerca di farsi pubblicità via telefono, seppur secondo me è più palloso che un semplice fax.
Dall’altra parte invece, sono concorde con il signor Lanfranchi perchè a volte (spesso) i call center sono troppo pesanti e arroganti della serie.
Io: La ringrazio signora ma non sono interessato alla vostra offerta mi trovo bene con la mia linea
Call: ma come può dire che non le interessa la nostra offerta se non sa neanche di cosa parla??
Io: perchè sto bene con la mia linea e basta, la ringrazio…
Call: mi scusi ma le voglio spiegare le nostre offerte perchè sono le migliori (con tono incazzato)
Io: Capisco che è il suo lavoro, ma a me non interessa, buona fortuna, salve!
E metto giu.
Ecco queste modalità mi danno su i nervi, io non so se chi ho dall’altra parte dell’apparecchio è laureato, diplomato, extracomunitario, romano o veneziano, ma credo che non bisogna essere troppo insistente e sopratutto arroganti.
Io i fax li ho inviati una volta sola, se andavano bene, ok e se no pazienza, non è che continuavo a mandarli per convincere o sfinire i clienti, anzi possibili clienti.
Quindi comprendendo l’utilità del telemarketing e le difficoltà lavorative di oggi non posso accettare l’arroganza e l’insistenza di certi call center o dipendenti degli stessi.
lorenzo
02-Ott-2014 18Il problema vero è che quando finisce la “trippa per gatti”, cioè si vende perchè i nostri clienti vendono di più grazie alle bolle creditizie (l’ultima è esplosa nel 2008), i venditori si trovano allo specchio.
Vogliamo parlare un po’ di dura verità? Parliamone.
Il venditore medio non vuole fare il “VENDITORE”. Abbandonerebbe immediatamente quello che fa,se ci fosse un’azienda disposta a dargli uno “stipendio fisso” di 1500 euro più benefit, ferie pagate e tredicesima.
Questo perchè, fare il venditore in Italia è vissuto come il “mestiere di ripiego”. E’ il mestiere per quelli che non hanno un LAVORO VERO.
Basta considerare la domanda più gettonata che amici e parenti
fanno ad un venditore sia: “Ma quando ti trovi un lavoro vero?”.
A questo bisogna aggiungere la malcomprensione sociale per la quale
il venditore sia un mestiere fai da tè, dove servono caratteristiche
innate come la:
“faccia tosta”, la “parlantina” e “ingannare la gente”
I venditori in Italia non stanno vendendo, bensì fanno
“generazione di business” in toto. Cioè gli “strumenti” del mestiere sono
una lista/elenco del telefono dove allenarsi facendo telefonate a freddo
e andando a bussare porte a perfetti sconosciuti. Che follia…
Quindi se queste caratteristiche sono le uniche che servono
e sono innate, “o ce le hai o non ce le hai” quindi non serve studiare e
non si può migliorare.
Aggiungiamo ancora che appunto il venditore è professione che attrae
gli “scappati da scuola”, perchè se ci fossero andati oggi avrebbero un
“lavoro vero”.
Ergo molte persone che fanno i venditori sono dei “praticoni” con l’allergia allo studio ed al miglioramento della propria professione.
Se gli dici di studiare o che la loro professione è esattamente come tutte le altre richiede anni di studio, preferiscono lasciarsi morire piuttosto che mettersi in discussione.
Il venditore invece richiede un’autostima e una professionalità straordinaria. Il venditore possiede capacità di oratoria, retorica, psicologia, negoziazione nonchè di scrittura persuasiva e capacità amministrativo-organizzative per l’equivalente di 3-4 lauree.
Lo studio continuo è necessario, mentre il venditore medio è addestrato e portato a credere che servano
“Due giorni di spiegazione tecnica dei prodotti, cataloghi, due calci in culo, faccia tosta e tanta buona fortuna”.
Con questa mentalità non si va da nessuna parte.
Il mio consiglio? Non ci sono bacchette magiche. Esiste solo investire di continuo sulla propria professione, e in Italia come in USA bisogna farlo se si desidera eccellere di tasca propria, lavorando con i migliori.
Chi pensa che “la strada è l’unica maestra” è destinato a sparire. Mi dispiace
essere duro ma è così.
Tutti danno per scontato che per fare il medico, l’avvocato o l’ingegnere siano necessari anni di studio. Finchè non lo si darà per scontato anche per il venditori, la “crisi” per queste persone non
passerà.
La realtà è che l’azienda dovrebbe avere innanzitutto un posizionamento
di marca o Brand Positioning fatto da un esperto, per poter comunicare
al mercato una differenza competitiva e non il classico “Me too” (lo
faccio anche io a meno prezzo).
La “marca” in Italia è fatta
dagli imprenditori mettendo il proprio cognome, le proprie iniziali o un
nome di fantasia legato al fatto che un giorno andando a
caccia hanno visto un tordo volare in cerchio. Non sto scherzando.
Alessia
23-Lug-2015 19Salve, sono in Italia da pochi giorni e mi trovo davanti allo stesso problema che abbiamo in Svizzera.
Il telefono fisso, oramai quasi deposto dai cellulari, serve solo per determinate chiamate, magari trans oceaniche, ma non si ricevono praticamente, almeno da noi,chiamate sulla rete fissa, bensi sul cellulare.
Ebbene, ecco che invece i telefoni di rete fissa in Svizzera hanno iniziato a squillare da tre o quattro anni, e sono TUTTE chiamate “promozionali”. La nostra principale compagnia (Swisscom) ci offre la possibiltà di bloccare i numeri, ma uno alla volta: si crea cosí una blacklist, oltre al fatto di rifiutare in modo automatico le chiamate anonime.
Questi maledetti, ma furbissimi titolari di call centers, chiamano ora con numeri a quattro cifre, oppure l’ultima geniale trovata di questa gentaglia è che sul display sembra una chiamata dall’estero poco definita. Chi ha parenti, amici stretti, figli all’estero è il bersaglio perfetto.
Intendo dire che “fatta la legge, fatto l’inganno”, quindi trovo inutile sbraitare ormai. Almeno da noi è cosí e accumuliamo solo rabbia e/o fastidio imprecando.
Ma un sistema l’ho trovato, e se sommo tutto il tempo perso (in toto) rispondendo a questi scassapalle, posso usare un po’ del mo tempo per divertirmi.
1. Alcuni dei numeri che si vedono sul display allorquando arriva la telefonata possono essere ricontattati. Dedico allora 10 minuti del mio tempo libero e mi spaccio per cliente, ma non avendo il numero di cliente non possono individuarmi. Allora dico loro, “peccato, volevo ottenere altri servizi ed avevo convinto parenti ed alcuni amici ad aderire alle vostre offerte…”. Le grasse risate che mi faccio dopo sono di gusto. Dovreste sentirli come reagiscono… impazziscono! Starebbero tutto il giorno al telefono, allora io chiacchiero quei dieci minuti con loro, del cane, del pesce rosso, del mio vicino che sfoggia i gioielli di famiglia in giardino, insomma, delle stronzate piu incredibili e loro, pur di vendere, ascoltano e partecipano, ti chiedono di tua madre, cosa mangia il pesce rosso, quanto è grande ilgiardino del vicino esibizionista…
In pratica, prendo loro un po’ del tempo che essi rubano a me quotidianamente. Quando si arriva al compromesso, cioè a dar loro i nominativi dei “soi-disant” parenti ed amici affnché possano essere contattai, do loro i numeri dei rompicoglioni che chiamano, magari da altri call center…
Oppure li lascio spiegare, mi mostro emozionatissima, fingo di essere entusiasta e chiamo mia sorella mentre sono al telefono in modo che il rompiglione senta che parlo veramente con una persona, e le spiego a voce tutto quanto.
L’esaltazione del telemarketer è tale che rispiega tutto in viva voce.
A questo punto pero arriva un amico che i spaccia per mio fratello che dice: lo faccio anche io,ma voglio parlare con un responsabile, persona che ni call center non ti passano MAI… e… voilà! Te lo passano!
A questo STRONZO che frusta gli sfigati che sono al telefono do una marea di dati falsi per altrettanti contratti e via, colpiti ed affondati con il loro stesso strumento!
A chi, infine, dice, come Bluesman, che se non ha quel lavoro si trova disoccupato non posso dare cresito.
Questi lavori sono COMPLETAMNTE ILLEGALI poiché ledono la Privacy degli individui… allora se io fossi disoccupata che faccio? Mi metto nel Deep Web ed offro servizi da sicario/killer visto chese no crepo di fame? In fondo entrambe le cose sono illegali no?
Non regge Bluesman, sebbene mi stai simpatico. No regge sfamarsi invadendo l’altrui privacy. Piuttosto vai in Sicilia a raccogliere aranci con i clandestini, ma non minare la pace di tutti i focolai domestici, anche nei giorni festivi (da noi ci sono Cantoni (=provincie) cattolici e protestanti quindi se a Lugano è festa a Zurigo non lo è ma da Zurigo ti chiamano comunque….).
saluti
Alessia
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