26 Lug 2007
Inserito da: Andrea Lanfranchi in: Mondo IT
Attenzione ! Questo articolo è molto vecchio e non più attuale. Scalix è da considerarsi un progetto completamente abbandonato.
Sono sempre più numerosi i clienti che incontro che utilizzano Microsoft Exchange all’interno della loro (piccola o media) struttura aziendale. C’è da dire che “utilizzano” non è proprio il termine esatto: spesso mi chiedo, infatti, che diavolo se ne fanno visto che, ad esempio, non sanno nemmeno utilizzare le cartelle condivise, le rubriche condivise, non sanno utilizzarlo per pianificare gli appuntamenti e le riunioni, o, ancora, e sembra comico, non utilizzano Outlook come client per Exchange il che vanifica qualsiasi potenziale vantaggio derivante dall’adozione di questo server. Mi è addirittura capitato di veder installato Exchange (con licenza moooolto dubbia) con un bel POP3 connector che scaricava la posta in locale per poi distribuirla a client Outlook Express connessi …. in POP3 !!! Mi chiedo che diamine di consulente avevano.
Ma a parte questi casi limite in cui Microsoft Exchange è assolutamente inutile, spesso raccolgo mugugni e disapprovazioni rivolte ad Exchange anche in aziende di grosse dimensioni. E’ pesante, è costoso, è difficile da manutenere ecc. ecc.
In generale non mi trovo d’accordo con queste valutazioni soprattutto con riferimento alla pesantezza (e conseguente lentezza) del software. Exchange, a differenza di quello che la stragrande maggioranza dell’utenza crede, non è un mail server: è molto di più ! E, soprattutto, non è un sistema di archiviazione, come del resto non dovrebbe esserlo nemmeno un client di posta. Non si può pretendere di avere Exchange agile e snello se si autorizzano gli utenti a tenere indiscriminatamente archiviati anni e anni di messaggi di posta, con tanto di allegati dalle dimensioni mostruose che sono stati inoltrati in decine di copie a tutti gli utenti interni (i Power Point divertenti sotto le feste sono il peggior cancro per Exchange … sic !). A seconda delle versioni i file di storage hanno dei limiti, le ricerche diventano lente, le manutenzioni su db impiegano giorni … insomma l’interno servizio ne risente.
Sulla difficoltà di manutenzione e configurazione … bè stendiamo un velo pietoso su chi lo afferma. Non vi sono in genere software troppo complessi per chi li ha studiati e sa dove mettere le mani (quello che dovrebbe sapere un responsabile IT che ha dichiarato di saper gestire Exchange) e se si pensa che un groupware come questo debba avere le difficoltà di gestione di wordpad … allora occuparvi di Exchange non è il vostro mestiere.
Costo … argomento scottante specialmente quando si parla di Microsoft vero ? Per i rispettosi delle licenze originali spendere oltre 1.500 Euro per una versione standard che consente solo 5 client simultanei è sicuramente una bella botta. Senza contare gli “oboli” che bisogna versare ogni volta che si vuole incrementare il numero di client e il fatto, non trascurabile, che dovete disporre per forza di un server Windows. Attenzione però : la mia non vuole essere una critica gratuita. La valutazione del costo di un software è operazione che deve andare ben al di là del mero computo dell’esborso iniziale: fattori come la conoscenza del software, l’abitudine all’utilizzo, la compatibilità con applicazioni di altro tipo, l’integrazione, la disponibilità di supporti hardware adeguati ecc. sono tutti elementi che devono pesare nel processo di valutazione. Alla fine il prezzo d’acquisto può risultare confacente alle aspettative o meno: generalmente più sono ampie le dimensioni della struttura più questo valore può risultare giustificato soprattutto in virtù di acquisite esperienze dei reparti IT interni e di un completo utilizzo di tutte le funzionalità del prodotto.
E’ importante però notare che esiste un’alternativa … con i suoi vantaggi e, come in tutte le cose, qualche rovescio della medaglia. Si chiama Scalix ed ha l’ambizioso obiettivo di proporsi come “replacement” di Exchange. L’ho provato e devo dire che non è poi così lontano dai suoi propositi.
Scalix è una piattaforma di collaborazione (così si definisce un groupware) per sistemi operativi Linux. Ed è Open Source il che non vuol dire necessariamente gratuito. Ma quello che risulta più appetibile all’utenza finale è che Scalix può sostituire davvero Exchange: gli utenti che utilizzano Outlook nemmeno si accorgono del fatto che il server è cambiato. Tutto questo rende l’adozione di Scalix particolarmente appetibile specialmente per quelle piccole aziende in cui il fattore budget è particolarmente critico. Con l’equivalente del costo di una licenza Exchange per 5 utenti (solo licenza Exchange !!) vi potrete comprare un discreto server monoprocessore (io ho provato con un IBM X3105 con 80Gb di disco, controller S-ATA e 1Gb Ram) e se siete un ufficio professionale non enorme oppure avete una rete con non più di 25 utenti che usano Outlook, potrete godere di Scalix Community Edition (gratuita … si avete capito bene) spendendo solo … un po’ di tempo.
Si perchè questo è uno dei rovesci della medaglia. Sul server che andrete ad acquistare dovrete montare una delle distribuzioni Linux supportate (Scalix è stata acquisita da Xandros quindi vi consigliano la loro distro che è a pagamento): per il mio (nostro … visto che lo abbiamo fatto in azienda) abbiamo scelto la SuSE OSS 10.1.
La parte più difficile è stata montare SuSE sul server IBM con controller S-ATA: in questo articolo da me redatto sui SuseForums.net spiego come installare OpenSuSE 10.1 su un IBM x206. (mi dispiace ma è in inglese).
Passato questo primo ostacolo (da circa tre anni mi sono cimentato con Linux e mi ritengo ancora un neofita) ho scaricato la versione community di Scalix, decompresso il package e lanciato l’installer.
Prima sorpresa : l’installer è grafico e ti aiuta passo passo a configurare il tuo server. So che gli amanti del nudo e crudo inorridiranno ma … aiutare l’utente non è brutta cosa no ? Tutti i passi di controllo dei prerequisiti sono estremamente chiari e vi aiutano ad individuare quali componenti mancano al vostro sistema: installarli con Yast è poi un gioco da ragazzi.
Terminata l’installazione si passa alla esecuzione della Scalix Admin Console (SAC): un’interfaccia web estremamente intuitiva tramite la quale è possibile creare gli utenti e quindi le mailbox. I tipi di utenti sono 2: standard e premium. I primi (che possono essere infiniti) godranno della connessione ad un normale mailserver dotato di servizi SMTP, POP3 e IMAP. I secondi invece sono i client “privilegiati” che potranno godere di un simil-exchange: supporto MAPI, cartelle condivise, free-busy connector, permessi, deleghe ecc … e chi più ne ha più ne metta. Insomma tutto quello che potreste fare con Exchange Standard. Nella versione Community gli utenti Premium possono essere solo (si fa per dire) 25. E’ un bel passo avanti rispetto ai miseri 5 di Exchange …. no ?
Ok … il server Scalix funziona …. e ora ? Come mi ci collego con Outlook ?
Semplice … bisogna installare sul pc che ospita Outlook lo Scalix Connector per Outlook. Vi dico subito che non è ancora compatibile con Outlook 2007 (il rilascio della versione compatibile è previsto per l’ultimo trimestre 2007). Una volta installato il connettore sarà possibile scegliere, nella configurazione del profilo di Outlook, il servizio server Scalix e, dopo aver inserito nome utente e password ed aver riavviato Outlook …. ohhhhhhhhhh … ma dietro ad OL c’è Exchange ?
Le uniche cose che vi faranno comprendere che state comunicando con Scalix sono per un osservatore attento, una piccola icona animata nella traybar di Windows (è il connettore che dialoga con il server) e per gli altri il fatto che le cartelle standard (Posta In arrivo, Posta In Uscita, Contatti ecc) non sono in italiano ma in inglese (Inbox, Outbox, Contacts ecc). Per tutto il resto vi sembrerà di essere collegati ad un server di Exchange.
Potrete creare cartelle condivise, gestire i permessi sulle cartelle, assegnare delegati alla vostra casella postale, schedulare gli appuntamenti invitando gli altri utenti ed avendo visione immediata dei periodi in cui sono occupati o liberi ecc. Insomma tutto quello che vi aspettereste da un “normale utilizzo” di Outlook<>Exchange. Però dietro c’è un server linux e Scalix.
Non vi basta ? Potrete creare regole e filtri per i messaggi a livello di server, potrete assegnare indirizzi email alle cartelle pubbliche (chi non ha un info@nomedominio che devono gestire in tre o quattro … o 50 ?). Quasi tutte le operazioni sono gestibili tramite interfacce grafiche. Molte direttamente dal proprio client outlook, alcune (come ad esempio l’assegnazione degli spazi massimi da concedere ad ogni mailbox, la generazione degli alias per le caselle postali ecc) dall’interfaccia SAC (via Web) e altre (pochissime in verità) solo tramite riga di comando con privilegi di root sul server linux (per esempio l’assegnazione di un indirizzo email ad una cartella pubblica).
Non basta ancora ? Scalix vi offre anche quella che, a mio modestissimo parere, è forse la più funzionale webmail i circolazione. Se non volete installare Outlook o se siete fuori ufficio e volete vedere la vostra posta e i vostri contatti potete utilizzare la SWA (Scalix Web Access) che replica in tutto e per tutto l’interfaccia di outlook.
Insomma … personalmente mi sono innamorato di questo software perchè lo considero davvero un anello di congiunzione tra Windows e Linux … uno di quei software che possono aiutare davvero una struttura IT (dalla piccola alla grandissima) ad avviare una migrazione “morbida” quantomeno dei server da Windows a Linux senza intaccare le funzionalità dei desktop.
Tra l’altro, cosa importante, esiste un connettore Scalix anche per Evolution (solo su Linux) il che permette di avere un groupware a client misti senza necessariamente passare per l’interfaccia web.
In conclusione, per rispondere alla domanda posta dal titolo, posso dire SI, Scalix è una valida alternativa a MS Exchange. Il piano di licencing è molto più economico di Exchange (una versione Small Business da 50 utenti Premium costa meno di 1000 Euro – sapete quanti ne dovete sborsare per Exchange ?) , il server è Linux, non dovrete sospendere il servizio di posta ogni tre per due (ogni volta che arrivano patch per il vostro server Windows dovete riavviare) e vi da tutto quello che può darvi Exchange.
Per contro dovrete spendere un po’ di tempo per imparare qualche cosa di Linux e documentarvi un po’: ma forse questa è una buona occasione per applicarsi ed imparare a capire quello che si fa invece di andare avanti con click click click ok ok. Consideratelo un investimento.
Ecco alcuni link utili
Il sito di Scalix
Scalix Wiki
Il forum della community di Scalix molto attivo
2 Commenti
matteo
17-Set-2012 1Ciao, ho letto con piacere il tuo articolo, anche se di molti anni fa.
La mia domanda: hai provato di recente a scaricare Scalix? sono circa 10 giorni che provo, e ancora niente, non esiste nessun link pubblico, e non arriva nemmeno compilando i vari forum…
Spero tu sappia qualcosa…
Ciao, grazie!
Andrea Lanfranchi
18-Set-2012 2Ciao Matteo,
Purtroppo Scalix e’, al momento, un progetto da considerare completamente abbandonato. Inizialmente progettato da Hp e poi acquisito da Xandros, e’ stato ora ceduto ad una societa’ che non sembra operativa e Xandros (che ha notevoli problemi finanziari) non lo supporta più. La community ha atteso a lungo una release che fosse compatibile con Outlook 2010 ma e’ stato tutto inutile. Ormai e’ stato abbandonato anche dagli ultimi clienti e, per lo meno in italia, ho solo una referenza di clienti che lo usano ancora, tra l’altro per poco. Forse ho ancora da qualche parte un package di installazione della 11.4.3 ma dubito che riusciresti ad installarla data la sua stretta dipendenza con distro specifiche e piuttosto datate. Ma on-line non trovi più nulla.